Blocco del magliaia

[caption id="attachment_103" align="alignnone" width="560"] Zuppa Souplesse[/caption] Esiste anche una cosa come il Knitter's Block? Oh sì: sono vivo per dimostrarlo! Il mese scorso ho deciso di impormi l'obbligo (come lavoratore autonomo è l'unica strada da percorrere, a meno che non chiami mia mamma) di pubblicare 1 schema al mese per il 2016. Ciò significa 12 schemi. I primi 2 sono stati semplici: li ho scritti nel 2015, quindi ho dovuto solo modificarli leggermente e chiedere a cari amici un piccolo lavoro di traduzione. Nessuna ispirazione necessaria: solo un preciso lavoro di scrittura. Ma venendo da anni e anni di scrittura di ricette , il lavoro è stato abbastanza semplice per me. Hai ingredienti, resa e indicazioni sia per il lavoro a maglia che per la cottura: più preciso e semplice sei nella tua spiegazione, maggiori sono le possibilità che le persone riescano a riprodurla. Il problema è cosa scrivere o addirittura lavorare a maglia. Scialle? Cappuccio? Pizzo? Cavi? Divertimento a colori? Per adulti? Figli? Bambini? Quale filato? Troppa scelta! Se ci aggiungi Barbara Walker e la sua vasta, incredibile e infinita scelta di schemi punto, puoi passare (molte) ore ogni giorno solo a sfogliare da uno schema punto all'altro, con matita e gomma a portata di mano! I giorni passavano così. Giorni bui, lascia che te lo dica! Metti insieme giorni bui e stimolanti con tempo molto ventoso e la combinazione è mortale! Non ero nemmeno tentato di lanciare qualcosa, perché le poche volte che ho provato il risultato è stato un gigante meh... chiedo anche a google una possibile soluzione! E ovviamente mi risponde diligentemente con le parole di Clara Parkes: evviva ! Ero anche pronto a rileggere tutti i libri di Yarn Harlot ! Sono anche andato a fare una passeggiata e un pranzo in un vicino museo del design . Ho cominciato a sentirmi disperata! Temendo di affrontare un altro giorno di inutile vagabondaggio della mente, qualche giorno fa mi sono seduto al mio posto di lavoro a maglia con l'intenzione di lavorare a maglia i progetti a portata di mano tutto il giorno. Tanto per andare sul sicuro, nelle vicinanze c'erano taccuino a quadretti, matita, gomma e i libri di Barbara Walker. E poi, come l'illuminazione, l'ispirazione ha colpito. A poco a poco ho cominciato a stabilirmi su filato, tipo di indumento e punti. Ma insieme all'"ispirazione", ha colpito anche il realismo: 12 pattern in 1 anno? Mi piace così tanto prendere in giro me stesso! Vacanze scolastiche? Giorni di malattia (non miei)? Sovraccarico di lavoro (devo finire 2 ordini personalizzati entro marzo!)? E anche lo stress autoimposto? Con chi sto scherzando? Diciamo che una stima approssimativa di 6 pattern in 12 mesi sembra molto più realistica!
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